INCONTRO SINODALE CON I CIRCOLI ACLI del 30 aprile

La Chiesa ha chiamato tutto il Popolo di Dio a fare insieme un grande cammino di riflessione, ascolto e confronto al fine di arrivare a un processo di rinnovamento del modo di essere “Chiesa”, definito “Percorso sinodale”. A tale scopo, ogni gruppo ecclesiale è stato invitato a dare il proprio contributo in questo percorso, fornendo un parere nell’ottica del cambiamento. Sarà così favorito un ascolto attento di ogni realtà, al fine di poter discernere la nostra realtà e per poter rigenerare sulla base dell’esperienza fornita dai partecipanti la Chiesa universale.

Ovviamente, anche la Diocesi di Rimini partecipa a tale iniziativa e, infatti, nel corso dell’Assemblea Diocesana del 5 dicembre 2021 è stato proprio spiegato il senso del “Percorso sinodale” e le modalità di svolgimento.

Poi, è stato richiesto a ciascuna associazione del territorio di designare una o più persone disposte ad assumere la funzione di guida del gruppo sinodale della propria realtà. Tali persone hanno partecipato a un apposito incontro formativo il 24 gennaio 2022. Per le Acli, hanno presenziato Marco Tamagnini, Maria Teresa Gentilini e Giuliana Zangheri.

Anche le Acli hanno dato il loro fattivo contributo al “Percorso sinodale”.

In un primo momento, è stata inviata ai vari circoli la documentazione con informazioni e brevi linee guida per iniziare il cammino sinodale di consultazione anche all’interno degli stessi, come luoghi di incontro primari privilegiati a contatto con la comunità. 

Successivamente, il 30 aprile 2022, si è svolto un incontro collettivo tra la Presidenza provinciale e i presidenti dei circoli che hanno riportato i propri contributi con le loro esperienze e riflessioni. Tale occasione ha consentito, ancora una volta, di rivivere l’importanza dell’incontro come strumento di arricchimento nell’ascolto degli altri come “compagni di viaggio”.

I frutti di questo incontro sono stati trasfusi in una relazione che è stata mandata all’Equipe sinodale della Diocesi di Rimini e, successivamente, trasmessa – insieme agli elaborati provenienti dalle altre associazioni laicali del nostro territorio – al Segretariato del Sinodo di Roma. 

Qui di seguito si trascrive la relazione dell’incontro del 30 aprile 2022.

Le ACLI di Rimini hanno individuato come tema “I compagni di viaggio”

Prima dell’incontro, è stata inviata la documentazione per capire il significato del cammino da fare insieme e con la descrizione delle fasi in cui si svolge il percorso, sul tema “I compagni di viaggio”. All’uopo, ci siamo posti alcune domande come traccia per la riflessione:

• Qual è la nostra esperienza di Chiesa?

• Ci sentiamo accompagnati nella nostra vita, nelle nostre fatiche e nella nostra speranza?

L’incontro sinodale che si è svolto alla presenza dei componenti della Presidenza provinciale Acli di Rimini e dei circoli della Provincia di Rimini (nella persona di vari presidenti degli stessi).

Dopo aver letto insieme la preghiera dello Spirito Santo “Adsumus Sancte Spiritus”, abbiamo cominciato il primo giro di ascolto in merito alle due seguenti domande:

“Qual è la nostra esperienza di Chiesa?” 

“Ci sentiamo accompagnati nella nostra vita, nelle nostre fatiche e nella nostra speranza?”.

Dai contributi dei partecipanti è emerso:

1) Occorrerebbero stimoli, speranze ed episodi che diano rivitalizzazione alla fede per guardare a Gesù in modo tranquillo e coinvolgente, altrimenti il rapporto con Dio è stanco, ripetitivo, fatto in modo abitudinario e statico, carente di stimoli.

2) Vi è un divario tra la Chiesa e il mondo fuori dalla Chiesa. La Chiesa – specie se gestita da un sacerdote da tantissimo tempo – rischia di essere ripetitiva, ripiegata su se stessa; del pari, anche la preghiera fine a se stessa e il Vangelo spiegato solo dal punto di vista teologico, se non sono applicati alla vita quotidiana, non servono a rispondere ai bisogni e ai problemi di ogni giorno.

3) La Chiesa è dormiente; si deve muovere (sull’esempio di S. Giovanni Bosco) e accogliere tutti; starà poi a ogni singola persona decidere se rimanere o meno nella Chiesa. C’è bisogno di una Chiesa calata nel territorio.

4) C’è bisogno di sacerdoti che siano molti uniti ai fedeli della loro parrocchia, più vicini ai giovani, sacerdoti che ad esempio, siano più disposti a tenere aperte le chiese, perché, in realtà, ci sono alcuni ragazzi che sarebbero desiderosi di andarci.

5) La Chiesa ha una sua identità e si deve porre come tale, proponendo il volto dei santi, che hanno coltivato la nostra coscienza, altrimenti senza di questi siamo poveri.

6) La Chiesa è rimasta indietro rispetto a quanto ha portato la tecnologia e solo ora si accorge di questo cambiamento. La Chiesa deve partire dalle cose concrete, recuperare il tempo, mettendosi in discussione e accettando il cambiamento, aprendosi alle nuove tecnologie e all’utilizzo dei social perché, solo attraversi questi, può attrarre i giovani che chiedono certezze.

7) La burocrazia della struttura ecclesiastica non aiuta.

8) Alcuni si sentono “molto Marta e poco Maria”; qualcuno dice: “vedo la chiesa, ma io non ho dato nulla alla chiesa”.

9) Una persona, nonostante un rapporto occasionale con la Chiesa, apprezza l’interessamento del Papa alle tematiche sociali e ambientali.

10) Per un’altra persona, venendo da anni di sofferenza e abituata alla solitudine, risulta faticoso stare insieme e mettersi in gioco nella Chiesa.

Successivamente, dopo un momento di silenzio per la riflessione personale e un momento di rielaborazione in cui sono emerse le frasi altrui da cui ciascuno è rimasto colpito, si è svolto un altro giro di ascolto in merito alle proposte concrete per la nostra Chiesa. Dai contributi dei partecipanti è emerso:

• la relazione col mondo esterno:

1) La Chiesa prima deve rispondere al bisogno, alle problematiche dei parrocchiani e dei laici in genere, e dedicarsi al servizio, poi pregare e non solo predicare.

2) La Chiesa deve essere calata nel territorio: deve accogliere tutti, tenere le porte aperte al bisogno.

3) La Chiesa è fatta di uomini e, quindi, noi uomini cosa facciamo? Anche l’accoglienza è una forma di preghiera. Ad esempio, durante il lockdown, un circolo Acli ha fatto molte telefonate ai suoi anziani per non farli sentire soli.

4) La Chiesa è divisa tra la gerarchia e il popolo dei fedeli laici, che fa parte anch’esso della Chiesa. Tocca a questi ultimi vivere e operare nel modo concreto in mezzo ai problemi quotidiani, portando il messaggio cristiano alle persone non credenti, ognuno nel proprio ambito di operatività e in base alle proprie competenze (in questo senso, è ovvio che il cristiano medio non potrà dare risposta ai grandi problemi di guerre, pandemia, ecc. al quale sarà tenuto chi opera in quelle sedi); pertanto, ciascuno nella propria realtà quotidiana, potrà fare gesti di gentilezza – come un sorriso – di carità ecc. che possano incuriosire anche i non credenti inducendoli ad avvicinarsi alla conoscenza della Chiesa.

• il messaggio cristiano e il mondo cattolico:

1) Una formazione più profonda della persona.

2) La Chiesa prima deve aggregare le persone poi ad esse farà conoscere il Vangelo, altrimenti non c’è nessuno a cui rivolgersi e insegnarlo. Comunque, il Vangelo deve essere vissuto nel quotidiano, non solo preghiera.

3) La Chiesa deve essere portatrice del messaggio cristiano da proporre al singolo senza entrare nella sua storia quotidiana. Sarà poi la persona che, con il messaggio ricevuto, può portare un contributo al miglioramento sociale. 

4) La Chiesa dovrebbe formare nella lettura sui temi della pace, sessualità, ecc. dando indicazioni chiare e risposte per l’individuo, il quale riuscirà da solo a trovare soluzioni.

5) La Chiesa deve fare chiarezza nel suo insegnamento, deve dare un chiaro messaggio, deve essere concreta e accogliere tutti i bisogni.

6) Sarebbe meglio una Chiesa meno gerarchizzata (con una struttura meno mastodontica).

7) La Chiesa deve avere il coraggio di esprimersi utilizzando le nuove tecnologie.

8) La Chiesa deve formare la persona individualmente, prendere posizione sui termini, distinguere tra Chiesa unione e Chiesa degli uomini.

Per approfondire:

http://www.diocesi.rimini.it/comunicati-stampa/materiale-utile-per-il-percorso-sinodale/