I LETTORI CI SCRIVONO, una nuova rubrica

Con questo numero della newsletter apriamo la rubrica “I lettori ci scrivono”, uno spazio libero per chi vuole fare domande o proposte, dare una testimonianza personale o su fatti che riguardano l’attualità. Potete inviare i vostri messaggi, preferibilmente firmati, via e-mail all’indirizzo segreteria@aclirimini.it.
La rubrica rappresenta un altro modo per continuare il dialogo che le Acli cercano di favorire tra le persone e gli enti.
Aspettiamo le vostre lettere!

Signing the deal
Ciao, sono Fabio, vi leggo perché i miei genitori ricevono la newsletter e mi fanno vedere i programmi dei corsi di nuoto. Ho già tanti impegni con il liceo ma l’acqua mi è sempre piaciuta, è come fare ginnastica e sognare le Olimpiadi.
Ho letto anche gli articoli (…) che parlano di cose per grandi. Volevo chiedervi se potete parlare anche di noi, dei giovani che tutti dicono essere un problema. Chiedo troppo? Grazie se mi risponderete, anche se sono un ragazzo che non frequenta le Acli.

Risponde Roberto Sardo, docente di Fotografia e Tecniche video negli istituti superiori.

Caro Fabio, spero che tu possa leggere anche la risposta a una lettera che mi riguarda molto da vicino.
Voi giovani – non mi stancherò mai di ripeterlo – siete il nostro futuro, problemi e risorse insieme. Io guardo le risorse, le capacità prima di tutto, con grande fiducia. Cerco sempre di ascoltare quello che i giovani mi raccontano, è importante e vitale.
I problemi ci sono, basta accendere la tivù o navigare in rete per rendersi conto che qualcosa a volte non va. Io me ne accorgo subito, lavorando nelle scuole e – credimi – faccio il possibile per risolverli. Ti assicuro che le Acli si muovono in questa direzione, e che non smetterò mai di difendere i vostri diritti. Ma spetta a voi prendere le distanze dai “luoghi comuni” e dal peggio che conosciamo. Questa vita è unica. Parliamo, cerchiamo aiuto, difendiamoci dall’indifferenza e dalle tecnologie che illudono. E denunciamo le violenze, psicologiche o fisiche, con coraggio.
Grazie per averci scritto, buona vita!
Roberto Sardo