
Il liscio, «La musica da ballo romagnola ha origine nella seconda metà dell’Ottocento dall’imitazione dello stile dei valzer, polche e mazurche mitteleuropei attingendo direttamente dagli spartiti di famosi autori viennesi (Lanner, Strauss, Labitzky, ecc.), dai ritmi di danza presenti nelle operette francesi (Offenbach e Lecocq) e dalla creatività di qualche ispirato musicista-compositore», scrive il musicologo Franco Dell’Amore nell’introduzione del libro “Il liscio. Memoria e futuro”, di cui è anche curatore.
Un’origine nobile, dunque, per una musica da ballo in passato denigrata e sottovalutata ma che, in tempi recenti, è stata riscoperta e riabilitata.
«Nell’Europa colta della prima metà dell’Ottocento, le danze di corte vennero sempre più abbandonate lasciando il posto a nuovi balli come il valzer, la polca, la mazurca e il tango – prosegue Dell’Amore –. La classe borghese, divenuta prevalente su quella aristocratica, non si riconosceva più nei compassati rituali settecenteschi imposti dalle danze da salotto. Essa richiedeva nuova musica da ascoltare nei caffè-concerto, da ballare negli intrattenimenti mondani e nei lunghi carnevali». E ancora: «La musica doveva esprimere soprattutto sentimenti di passione e allegria, pur non mancando di passaggi melodici di tono melanconico. Questo fecero gli Strauss e vennero imitati in tutta Europa».
Il volume, che sarà presentato a Rimini (Museo della Città, Sala degli Arazzi) mercoledì 14 maggio alle ore 17.30, raccoglie gli atti del convegno “Romagna mia e il futuro del liscio” tenutosi il 18 ottobre 2024 e promosso dal Comune di Rimini e A-Event, il settore delle Acli riminesi dedicato all’organizzazione di eventi. Il libro contiene i contributi dei numerosi relatori e intervenuti. Si citano, tra gli altri, Gualtiero Gori, Carmelo Mario Lanzafame, Orfeo Bossini, Placida Staro, Lisetta Bernardi, Riccarda Casadei. E, con innovative riflessioni sul futuro del liscio: Andrea Pollarini, Valerio Corzani, Federico Savini.
Nell’appendice è presente una ricchissima bibliografia, con aggiunta dei film e documentari finora realizzati. Oltre a un utile indice dei nomi e delle formazioni musicali citati nei testi.