Ciao PROF: il ricordo dell’EX Presidente ACLI e collega Maurizio Bartolucci

 

 

Eccomi Massimo,

con alcuni ricordi sparsi che il dolore  oggi fatica a mettere in ordine.

Quella notte a Rimini aveva nevicato, e noi di buon mattino salivamo infreddoliti le scale del centro Zavatta. Passavano davanti a noi con giovanile energia gli allievi o meglio come li chiamavi tu gli uomini del domani. Per ognuno avevi una parola, un saluto, un cenno della mano. E loro di rimando, buongiorno prof, ciao prof, oggi fa freddo prof.

Non ci voleva molto a capire quanto fosse profondo il rapporto che avevi con loro e quanta stima come educatore raccoglievi. Una frase conservo come bene prezioso. “Sono ragazzi, ma domani saranno uomini, sono le scintille del futuro, la nostra speranza”. Condensavi con puntuali parole il senso del tuo impegno formativo e educativo.

Mi ricordavi che i giovani, sono materiale pregiato, che non può andare disperso, ma va trattato con rispetto e formato e con amore e dedizione accompagnato verso il futuro. Il più ricco giacimento energetico che la nostra città possa avere. Piccola cosa una scintilla ma se cade nel terreno dei valori alti e nobili allora può produrre significativi risultati.

Con malcelato orgoglio, mi ricapitolavi nomi di artigiani, e industriali onesti e famosi usciti dalla degli allievi del Centro Zavatta. “Vedi Presidente, – dicevi – non dobbiamo perdere la speranza di un futoro migliore per queste nuove generazioni, per noi laici sarebbe un vero peccato, come cattolici, doppio.”

Massimo non dimenticherò quelle tue semplici ma potenti riflessioni, né l’importante ruolo che hai avuto per centinaia di ragazzi dell’Enaip.

Con un forte abbraccio, permettimi di salutarti con loro: ciao Prof., arrivederci caro, vero amico mio.

 

Maurizio Bartolucci (Ex Presidente ACLI provinciali Rimini)

 

Eccomi Massimo,

con alcuni ricordi sparsi che il dolore  oggi fatica a mettere in ordine.

Quella notte a Rimini aveva nevicato, e noi di buon mattino salivamo infreddoliti le scale del centro Zavatta. Passavano davanti a noi con giovanile energia gli allievi o meglio come li chiamavi tu gli uomini del domani. Per ognuno avevi una parola, un saluto, un cenno della mano. E loro di rimando, buongiorno prof, ciao prof, oggi fa freddo prof.

Non ci voleva molto a capire quanto fosse profondo il rapporto che avevi con loro e quanta stima come educatore raccoglievi. Una frase conservo come bene prezioso. “Sono ragazzi, ma domani saranno uomini, sono le scintille del futuro, la nostra speranza”. Condensavi con puntuali parole il senso del tuo impegno formativo e educativo.

Mi ricordavi che i giovani, sono materiale pregiato, che non può andare disperso, ma va trattato con rispetto e formato e con amore e dedizione accompagnato verso il futuro. Il più ricco giacimento energetico che la nostra città possa avere. Piccola cosa una scintilla ma se cade nel terreno dei valori alti e nobili allora può produrre significativi risultati.

Con malcelato orgoglio, mi ricapitolavi nomi di artigiani, e industriali onesti e famosi usciti dalla degli allievi del Centro Zavatta. “Vedi Presidente, – dicevi – non dobbiamo perdere la speranza di un futoro migliore per queste nuove generazioni, per noi laici sarebbe un vero peccato, come cattolici, doppio.”

Massimo non dimenticherò quelle tue semplici ma potenti riflessioni, né l’importante ruolo che hai avuto per centinaia di ragazzi del l’Enaip.

Con un forte abbraccio, permettimi di salutarti con loro. Ciao Prof., arrivederci caro vero amico mio.

Maurizio Bartolucci (Ex Presidente ACLI provinciali Rimini)